Anche per quest’anno siamo arrivati alla fine della design week ed è ora di fare dei bilanci. Come visitatore daro’ le mie impressioni in due battute e mi piacerebbe confrontarmi con voi anche se sono consapevole che l’argomento è davvero complesso e molte sono le implicazioni in gioco…
La città durante il design week: Una grande caotica festa…! Mai come quest’anno Milano è stata assaltata dai turisti di tutto il mondo e si sono rivisti gli europei in grande quantità ma anche cinesi, giapponesi, americani e russi: è chiaro che vedere la città cosi’ viva, personalmente, mi ha “risollevato” facendomi dimenticare gli inevitabili fastidi che ho dovuto affrontare. Grande traffico, code interminabili (sia a “piedi” per accedere agli eventi) che nella circolazione delle vie del centro (indispensabile lo scooter!). Ma è sempre stato cosi’ del resto…
Eventi fuorisalone: molti e variegati ma decisamente “prudenti” nelle proposte e negli allestimenti. Vi avevo segnalato Zona Tortona, per esempio: ha confermato la propria “vocazione” decisamente commerciale rinunciando un po’ alla sperimentazione come faceva negli anni passati, i “contenuti” si sono assottigliati notevolmente, peccato… Sorte simile ma con un po’ piu’ di respiro per il “neo-nato” Brera Dinstrict (oltre ai grandi showrooms “sponsor”, ci sono tanti piccoli atelier da scoprire) e deludente (mia opinione personale) l’evento proposto alla fabbrica del vapore sull’ecosostenibilità…
In fiera a Rho Pero: anche qui grandissima affluenza di pubblico, moltissime le proposte (troppe, per essere sincero..). Considerando che la mia soglia di attenzione si esaurisce dopo 5 ore di visita, avrei avuto bisogno di due settimane per avere un quadro davvero completo! Anche qui la mia considerazione è che l’impresa italiana reagisce alla grande crisi con slancio (i problemi economici legati a questo settore sono noti ed è arrivato addirittura l’incentivo statale a sostegno…) ma la direzione resta quella della prudenza: nelle proposte dei nuovi prodotti (spesso ri-edizioni e rivisitazioni di modelli storici) e quindi scarsa presenza di nuovi trends dalla forte personalità. Ecologia ed ecosostenibilità: sembra tutto giri intorno a questo ma la strada sembra davvero in salita…
Di fatto un giudizio generale un po’ “tiepido” ma aspettiamo “i numeri” e ne riparleremo tra un mese! Nel frattempo vi regalo qualche “scatto” che ho fatto!